L’articolo analizza la questione dell’essenza del cristianesimo nel pensiero di J. Ratzinger – Benedetto XVI, riferendosi, in un confronto dialogico, alle seguenti opere: la prima, scritta ancora dal prof. Ratzinger, “Introduzine al cristianesimo”, le altre due scritte già dal Papa Benedetto: “Deus caritas est” e “Sacramentum caritatis”. “Introduzione” riprende esplicitamente l’argomento d’essenza, offrendo le proprie esplicazioni di tipo apologetico-pastorale; le altre due, invece, sviluppano in modo apologetico-dogmatico e pastorale ciò, che è l’essenziale nel cristianesimo, ossia l’amore personalizzante. Dopo una breve riflessione sul metodo della ricerca di Ratzinger – Benedetto XVI, viene riassunta l’essenza cattolica, la quale si coglie in alcune strutture ovvero principi: “l’individuo singolo e il tutto”, “il principio del per”, “la legge della sovrabbondanza”, “stadio definitivo e speranza”, “preminenza della ricezione e positività cristiana”. L’amore, essendo l’essenza del cristianesimo, ha bisogno della fede e della speranza, che devono essere imparate e vissute nella comunità della Chiesa. Siccome tale amore non è una cosa astratta, il suo ideale si è concretizzato nella persona e nella missione di Gesù Cristo, il quale, in modo vocazionale e ragionevole, rimane aperto alla libertà umana in ogni Eucaristia. Proprio un tale amore si rivela come il principio fondamentale del cristianesimo.