Il presente articolo analizza una recente opera di J. Shelby Spong, Jesus for Non-Religious (Gesù per non-religiosi, 2007). L’analisi si concentra soprattutto su aspetti metodologici della proposta cristologica di Spong. Viene evidenziata una serie di presupposti, fortemente legati soprattutto a una visione riduttiva della realtà (che accetta solo ciò che viene confermato dalle scienze sperimentali), e alle esperienze personali di Spong. Alla base dell’immagine di Cristo da lui proposta sta un rifiuto della concezione teistica di Dio, al posto della quale viene proposto un Dio non-religioso. Qui la posizione di Spong oscilla tra la teologia della morte di Dio e l’agnosticismo. L’immagine tradizionale di Cristo viene da un lato demitologizzata (Vangeli), dal altro rifiutata come del tutto inadeguata alla coscienza dell’uomo moderno (il dogma cristologico). Gesù che risulta dalla ricerca di Spong è prima di tutto un uomo a pieno titolo, in quanto rompe le barriere della religione, della razza ecc. In questa pienezza dell’umanità il teologo americano vede la presenza di Dio. In ultima analizzi però questa immagine risulta piuttosto un riflesso della political correctness promosso dalla sinistra liberale.
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Tom 41 Nr 1 (2008)
Opublikowane: 2021-02-10