La seconda guerra mondiale non solo lasciò le distruzioni, ma costrinse le popolazioni a migrare dall’Oriente verso l’Occidente. Tra gli espulsi si trovarono i sacerdoti del rito romano, provenienti dai territori Polonia, occupate dall’Unione Sovietica. A Katowice la Conferenza dei Vescovi Polacchi ha eretto l’Ufficio Generale della Distribuzione delle sedi pastorali per i territori occidentali, perché la città si trovava sulla via dell’esodo delle popolazioni e dei loro parroci in ricerca dei nuovi luoghi della residenza. Il vescovo di Katowice coordinava il trasferimento dei sacerdoti, organizzava loro l’aiuto necessario e li rimandava nei territori occidentali e settentrionali della Polonia. Soltanto 23 di loro trovò il lavoro permanente nella diocesi.