Offrendo l’interpretazione personalista dell’esistenzialismo, Luigi Pareyson dimostra, prima nei termini di assiologia e di religione, e poi in quelli ontologici, il carattere originario del legame dell’uomo con l’infinito. La presenza dell’essere non oggettivizzato nella libertà umana è la condizione della sua stessa possibilità di libertà senza eliminare l’insufficienza e la positività della persona. Dal carattere ontologico della situazione umana risulta la possibilità della conoscenza della verità che come infinita può essere compresa, pur non in un modo definitivo, soltanto in interpretazione definita.
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Tom 38 Nr 1 (2005)
Opublikowane: 2021-02-10