Nel Nuovo Testamento si usa i titoli per Gesú Cristo quali spiegano la Sua funzione salvifica. La grande importanza quelli sottolinea già il Documento della Pontificia Commissione della Bibbia: Bibbia e Cristologia publicata nell’anno 1983. Qui si dice, che per spiegare i titoli Cristologici dobbiamo rispettare la Tradizione Apostolica; leggere insieme il Vechio e Nuovo Testamento; e vedere integrale la tutta persona di Gesú.
Il Cristo è nominato kefalh/ gwniaj – la pietra importante: angolare o finale, già nella Tradizione Apostolica, dove sempre si prende la citazione del Salmo 118,22 nella versione della Settanta. Cosí dice del Gesú il Pietro nel suo discorso kerygmatico nell’Atti 4,11 e nel suo insegnamento parenetico nella sua Prima Lettera (1 P 2,7). Il Apostolo sottolinea, che Gesú è la pietra piú importante, la base del fondamento e pietra centrale o finale. Quindi, Gesú è la fonte della nostra risurrezione. Per questo non si deve quella rigettare, perché, purtroppo, tutti chi cosi fanno, saranno stessi rigettati. San Pietro spiega, che Gesú è la pietra scelta da Dío e per questo c’è preziosa. Dío L’onora per la Sua risurrezione, ma gli uomini Lo rifiutano, e questo significa la morte di Gesú sulla croce. Ma per i credenti, Gesú è stato fatto la pietra viva (1 P 2,4–8).
Gesú è nominato il Capo – kefalh/ anche nelle lettere di San Paulo Apostolo, nell’inni (Col 1,18; Ef 1,10.22) e nell’insegnamenti parenetici (1 Cor 11,3; Col 2,10.19; Ef 4,15; 5,23). Gesú come il Capo della Chiesa, c’è il Primo, hà la potestà di reggere e anche hà grande influsso sull´altri per dare essi la vita e gli santifica. Al primo posto Gesú c’è il Capo del tutto universo, del cosmo, ma per questo Lui c’è anche piú importante per la Chiesa (Col 1,18; Ef 1,22). Gesú unisci tutto in Se, come il Capo (Ef 1,10). Gesú diriggendo gli altri come il Capo, c’è il modello per l’ordine nel matrimonio (1 Cor 11,3) anche nel Suo amore per la Chiesa (Ef 4,15; 5,23). I credenti devono vivere tenendo il Cristo – come il Capo, cio’è come quello piú importante per la sua salvezza, ma non sceglere le false idee della supremità delle potenze spirituale nel cosmo. Gesú c’è sopra tutte le altre potenze. Solo con Cristo come il Capo si púo stare stesso anche grande (Col 2,10.19).
Nella Tradizione Vangelica – Sinottica Gesú Cristo c’è anche nominato come kefalh/ gwniaj – la pietra importante: angolare o finale, sempre citando il Salmo 118,22. Il contesto vangelico del questa nominazione di Cristo c’è il racconto dei Sinottici sulla morte e risurrezione di Gesú. Il Vangelista Marco, come anche gli altri Sinottici (Matteo e Luca) danno questo titolo à Gesú nel contesto della parabola della vigna e dei contadini omicidi, nominata anche la parabola della morte di Gesú (Mc 12,1–12; Mt 21,33–46; Lu 20,9–19). Tutti tre Vangelisti sottolineano nominando Gesú come la pietra rigettata dai costruttori – kefalh/ gwniaj – la pietra angolare o finale, la piú importante.
Il titolo – kefalh/ gwniaj dato à Gesú sottolinea il Suo grande ruolo nella salvezza. Per questo cosí si nomina Gesú Cristo nel contesto della Sua passione, morte e risurrezione. Solo Lui conduce i tutti alla risurrezione e gloria. Ma rigettando Lo, come pietra angolare o finale, centrale e piú importante, si rigetta il sommo Condottiero della salvezza. Quindi Lui c’è il Primo nel tutto e dirigge tutto come il Capo della Chiesa e tutto il mondo.