Già papa Pio XII nel enciclica Divino afflante Spiritu scriveva, che nel ricerche bibliche si deve occuparsi gli generi letterari nella Bibbia. Anche nel insegnamenti del Consiglio Vaticano II si trovano informazioni degli generi letterari dei vangeli. Si dice delle tre tappe della formazione dei vangeli (Sancta Mater Ecclesia e Dei verbum). Il recente documento ecclesiastico, proclamato del avvenire il Grande Giubileo dell'anno 2000, sottolinea carattere cosi teologico come anche biografico dei vangeli. Perciò la nostra proposta é molto attuale.
Il problema del genero letterario dei vangeli risolveremmo dimostrando i tre tappe della formazione dei vangeli e che cosa significa il verbo vangelo nel ognuna tappa. Poi dicheremo del caratteristiche dei vangeli, i quali temi teologici sottolineano e quali ci sono elementi biografici. Al fine daremo i proposti della lettura dei Vangeli oggi.
Allora, il verbo vangelo (nel greco: euaggelion) nel Nuovo Testamento significa al primo, che cosa Gesù ha detto e fatto nella sua vita terrestre. Secondo, il vangelo significa tutta la tradizione apostolica quale proclamava le parole e fatti, che ha fatto Gesù, ma accomodando li ai bisogni delle concrete chiese. Al terzo, il vangelo significa il libro nel Nuovo Testamento e anche il genero letterario, quale c’é questa opera.
Il vangelo nel Nuovo Testamento c’é il nuovo genere letterario. I1 contenuto dei vangeli c’é il messaggio della opera salvifica di Gesù Cristo. La sua morte e risurrezione dà ai uomini la salvezza eterna. I vangeli ci sono testimonianze della fede e della storia. Essi veramente dicono, che cosa Gesù in verità ha detto e fatto vivendo nel Palestina al inizio della era cristiana. La salvezza é fatta nella storia. Per questo i libri chi scrivono questi fatti hanno carattere storico e anche possiedono gli elementi delle biografie antiche. Questo storico e biografico attributo dei vangeli non nivela il suo carattere teologico. Comparando i vangeli con le biografie antiche, cosi ellenistiche, come giudaiche, troviamo numerose similitudine. Oggi siamo trapassati dal leggere i vangeli nel senso primitivo solo come descrizioni della vita di Gesù al trattarli criticamente anche come biografie antiche. Abbastanza molto ha detto sul quella proposta il officiale documento del Pontificio Comitato della Celebrazione il Grande Giubileo dell’anno 2000: Gesù Cristo, unico Salvatore del mondo, ieri, oggi e sempre, pubblicato nell’anno 1997. Questo documento sottolinea, che per i recenti ricerche bibliche, che ha fatto per esempio R. A. Barridge, si deve vedere nel vangeli similitudine con le biografie antiche, come cosi: occuparsi solo la principe persona; scrivere o sulla tutta la sua vita, o solo alcune tappe; dire sull’ insegnamento e caratteristiche della principe persona anche senza ordine cronologica. Cosi dice sui vangeli come biografie anche M. Wojciechowski.
Oppure prendendo gli vangeli come biografie antiche non possiamo oggi trattarli come cosi dette armonie dei vangeli, cominciando dal Diatessaron del Taziano. In quel momento hanno fatto dal 4 vangeli canonici una narrazione della vita di Gesù per gli usi catechistici e missionari. Purtroppo, nella armonia dei vangeli non si vede i specifiche ognuno d'essi e si cambia nel realtà 1’immagine di Gesù nel singolo vangelo.
Allora, come ci sono oggi i nuovi progetti della lettura gli vangeli, nel posto armonia d’essi? Nel posto solo una visione su Gesù, quale si trova nel armonia, si proporre leggere i 4 vangeli scritti per Matteo, Marco, Lucca e Giovanni. Questi 4 libri canonici del Nuovo Testamento possiamo guardare insieme, quando si posa il testo d’essi accanto a loro nel modo parallelo. Nel quel momento possiamo leggere insieme i testi gli 4 vangeli, e questa lettura si chiama: sinottica. Un altro sguardo sui 4 vangeli prese il fatto, che tutta la Bibbia c’é storia della salvezza. Allora nel Nuovo Testamento, e anche nel vangeli, dobbiamo trovare le promesse dal Antico Testamento, quale s’implorano nel Nuovo, e specialmente nella persona e vita di Gesù Cristo. Successiva lettura dei vangeli sottolinea le differenze nell’essi, quale ci sono il risultato i lavori redazionali dei singoli evangelisti. Il Marco scrive da Gesù Cristo come Figlio di Dio, chi fa numerosi miracoli, ma non c’é conosciuto chi é, fino al sua morte sulla croce. Nel quel momento si finisce il mistero messianico di Gesù e il centurione romano dà la vera confessione della sua fede: in realtà Gesù c’é il Figlio di Dio. Lucca mostra la storia della salvezza che nel tempo di Gesù si trova nella sua pienezza. Gesù come Salvatore di tutti, dà la buona novella ai poveri e peccatori, E questo c’é la grande gioia per tutti. Matteo dice da Gesù come il Messia, chi hanno prometto i Profeti nel Vecchio Testamento. Gesù, come il nuovo Mosé, insegna il nuovo popolo di Dio la nuova Legge. Il evangelista Giovanni, diversamente che gli altri redattori, parla da Gesù storico e nel stesso tempo da Gesù, chi insegna sul Padre e Spirito Santo, e opera nella Chiesa per i sacramenti (battesimo e Eucaristia). Per questo possiamo già oggi possedere la vita eterna. Dobbiamo solo credere nel Gesù Cristo, chi c’é Figlio di Dio. La vita cristiana, c’é oggi la celebrazione della nostra salvezza insieme con Gesù, chi sottomessa il vecchio colto nel tempio di Gerusalemme per suo corpo risorto. Perciò Gesù c’é per noi unica verità, via e vita.
Questi tre modi di lettura dei vangeli: sinotticamente, come storia della salvezza e prendendo i diversi redazioni d’essi danno a noi pienamente e nella ricchezza di modi possibilità d’incontrare con Gesù Cristo, credere nel Lui e dare a Lui la testimonianza per mondo.