Język:
PL
| Data publikacji:
31-12-2004
|
Abstrakt
| s. 5-16
Il contributo presenta il testo dell’intervento del Metropolita di Katowice Damian Zimoń presentato alla conferenza organizzata, il 11 II 2004, dal Consiglio Ecumenico Polacco e dalla Scuola Superiore Pedagogica TWP a Varsavia: La condizione sociale della Polonia prima dell’ingresso nell’Unione Europea. La situazione sociale nella regione è determinata da diversi fattori negativi: disoccupazione che provoca una grave situazione economica di molte famiglie e dei giovani, indebolimento dei rapporti tra il cittadino e lo stato, diffusione della »mentalità di corruzione« e dalla distribuzione delle responsabilità in base ai criteri amorali. Questi elementi e altri influssi negativi portano all’emarginazione e all’isolamento sul piano sociale, economico e psicologico. Il compito della Chiesa è indicare le soluzioni che non si limitano solo a queste dimensioni ma tendono a risanare la realtà in tutte le dimensioni, considerando il peccato la causa principale di questa situazione. L’intervento richiama l’idea del bene comune di solidarietà sociale e l’insegnamento sulla sussidarietà presentando esempi concreti dell’attività della Chiesa locale.
Język:
PL
| Data publikacji:
31-12-2004
|
Abstrakt
| s. 17-33
Der vorliegende Aufsatz geht dem Problem des Verhältnisses der christlichen Soziallehre zu den Folgen liberaler Ideologie nach. Nach einer Darstellung der Aufgaben, Ziele und Funktionen des in seiner Entwicklung von liberaler Ideologie inspirierten Staates verweist er auf die Bedrohung der Subjekthaftigkeit des in einer kapitalistischen Gesellschaft lebenden Menschen unter besonderer Berücksichtigung des Problems der Arbeitslosigkeit. Er zeigt die Versuche, durch staatlichen Interventionismus den Problemen zu begegnen, die aus der Anwendung des – freie Konkurrenz und das Prinzip des Maximalgewinns als Systemexemplifikation propagierenden – Liberalismus resultieren und nimmt eine auf die christliche Soziallehre gestützte kritische Bewertung dieses Modells vor. Er ermittelt die dieser Lehre und der liberalen bzw. neoliberalen Ideologie gemeinsame Merkmale und unterzieht beide einer auf die Soziallehre der Päpste der letzten beiden Jahrhunderte gestützten Kritik.
Język:
PL
| Data publikacji:
31-12-2004
|
Abstrakt
| s. 34-47
L’articolo è un tentativo della rilettura dell’enciclica Ecclesia de Eucharistia di Giovanni Paolo II nel contesto della prassi sociale della Chiesa. Infatti il Papa è convinto che il sacramento sempre „supera” sé stesso; quindi, di conseguenza, richiede un suo compimento nella vita quotidiana. Questo significa che l’Eucaristia non appartiene soltanto all’ordine liturgico - sebbene esso resta importante – ma rivela anche una specifica radiazione su tutta la realtà cristiana temporale. Vuol dire che su essa si basa ogni attività ecclesiale: apostolato, missione, azione caritativa, servizio. Inoltre in essa, benché non direttamente, trova appoggio l’impegno dei cristiani nell’ambito delle responsabilità per il mondo, per la natura e per la storia umana. In questo punto finisce l’Eucaristia par excellence ed inizia „l’Eucaristia Viva” che non è altro che un’attuarsi quotidiano dell’unità e dell’amore che da essa scaturiscono e che – a somiglianza dei grani – devono crescere per trasformare il mondo e soprattutto la sua realtà sociale. Giovanni Paolo II indica come urgenti gli impegni in favore della pace, della costruzione delle solide basi di giustizia e di solidarietà nei rapporti internazionali e della difesa della vita umana dalla concezione fino alla morte naturale. Quindi alla Pasqua di Cristo attuatasi nell’Eucaristia dovrebbe corrispondere la „pasqua” cristiana della quotidianità, cioè il cambiamento di vita e l’autentico sviluppo sociale ed economico, il quale non è altro che il passaggio dalle condizioni di vita disumane a quelle sempre più umane; e tutto ciò nella dimensione locale, nazionale e mondiale. Tutto sommato si deve dire che l’invito del Papa alla riflessione sull’Eucaristia nel contesto della prassi sociale della Chiesa vuole contribuire alla sua comprensione integrale in modo che essa possa radiare con il pieno splendore del suo mistero.
Język:
PL
| Data publikacji:
31-12-2004
|
Abstrakt
| s. 48-57
Das Vorbild des hl. Paulus weist darauf hin, dass man die Bekehrten und Getauften auffordern soll zum ständigen Wandel ihres Lebens nach dem Beispiel Christi; das bedeutet: hin auf eine Haltung ständiger Bekehrung (Kol 3,1–2). Der Prediger soll im mehrjährigen Zyklus predigen über die Grundsätze der Moral (was zu tun ist) zur Ehre Gottes und für die Erlösung des Menschen. In den Vorhersagen soll ein enger Zusammenhang bestehen zwischen dem Imperativ der Moral und dem Indikativ der Erlösung. Imperativ bezeichnet konkrete Gebote, welche die Predigt umfasst, Indikativ dagegen bezeichnet Sätze über die erlösende Wirksamkeit Gottes. Die Gebote sollen hervorgehen aus der erlösenden Wirksamkeit Gottes. Den Anforderungen. die Gott dem Menschen stellt, sollen immer vorausgehen die Erfahrung von Gottes Wirken im Leben des Menschen und damit sind sie erst vollkommen verständlich im Kontext der Geschichte der Erlösung.
Język:
PL
| Data publikacji:
31-12-2004
|
Abstrakt
| s. 58-72
Nella teologia possiamo scoprire vari approcci alla questione della possibilità di conoscere Dio: a) natura di Dio e i misteri soprannaturali possono essere conosciuti dalla ragione umana (così p.es. S. Gregorio di Nissa, S. Anselmo di Canterbury, G. F. Hermes, A. Gunther, J. B. Baltzer, J. Frohschammer); b) la natura di Dio non può essere conosciuta sotto alcun aspetto, anche se arriviamo alla conoscenza della sua esistenza; tale conoscenza può provenire soltanto dalla rivelazione biblica (agnosticismo, nominalismo, fideismo, tradizionalismo, modernismo, teologia dialettica, teologia radicale); c) la natura di Dio non può essere considerata sul piano della creazione né rimossa dalla realtà; la conoscenza di Dio, pur limitata, è possibile grazie all’analogia. Per J. H. Newman la conoscenza di Dio è possibile grazie alla fede e alla intuizione diretta e non razionale. L’argomentazione di J. H. Newman si svolge sul piano speculativo e psicologico. L’esistenza della coscienza richiama Qualcuno che è razionale e ontologicamente superiore dell’uomo. La responsabilità basata sulla coscienza è segno dell’esistenza di Dio. Il discorso di J. H. Newman è quindi antropologico e personalistico.
Język:
PL
| Data publikacji:
31-12-2004
|
Abstrakt
| s. 73-80
Der Gegenstand der Erwägungen, den der besprochene Artikel beinhaltet, sind die christologischen Gründe des Phänomens des Todes in der Fassung von Boros. Diese Reflexion umfaßt in ihrem Bereich die wichtigsten Fundamentalereignisse aus dem Leben Jesu, die nach seinem Tod am Kreuze vollbracht worden sind. Zu ihnen gehören: die Auferstehung, der Abstieg in das Reich der Toten und die glorreiche Himmelfahrt. Jedes von diesen Ereignissen, obwohl es einen anderen Aspekt hervorhebt, bildet ein Element, das wir als ein Prozeß des Überganges Christi zum Vater bezeichnet haben
Język:
PL
| Data publikacji:
31-12-2004
|
Abstrakt
| s. 81-90
Nell’ultimo decennio del ventesimo secolo l’idea delle missioni nella Chiesa si è sviluppata in più direzioni. La cooperazione missionaria costituisce una forma fondamentale della partecipazione di tutta la Chiesa e di ogni fedele alle missioni. I sinodi continentalie i documenti postsinodali hanno indicato molte aree di questa cooperazione: famiglia, migrazione, sacro nelle sue varie manifestazioni e dialogo. Giovanni Paolo II propone varie forme della cooperazione missionaria: preghiera e sono spirituale, e in particolare la lectio divina, impegno per la santità, giustizia e questioni sociali.
Język:
PL
| Data publikacji:
31-12-2004
|
Abstrakt
| s. 91-102
The article presents an indigenous way of Ashanti perception and their expressions of remoteness and closeness of their Supreme Being – Onyame. Attributes of uniqueness, omniscience and omnipotence point to God’s transcendence. The Ashanti reveal these ideas by using three honorary names for calling Onyame: Onyankopon Kwame, Anansi Kokroko and Odomankoma. This confirms absolute transcendence of Onyame’s nature. At the same time these West African peoples acknowledge permanent and immanent presence of Supreme Being among their life matters. This knowledge comes from the functions which Onyame plays as creator, king and protector of the Ashanti. Direct worship to Supreme Being is an exceptional consequence of this. Attributes of transcendence and immanence are paradoxically complementary. That is why one ought to treat them both as corrective and complex values. Only in that way one can build an adequate idea of the Ashanti Supreme Being.
Język:
PL
| Data publikacji:
31-12-2004
|
Abstrakt
| s. 103-108
L’immagine di Dio nei libri dell’opera deuteronomista può sconcertare, perché sta in contrasto con l’opinione corrente sulla misericordia divina. Il caso esemplare rappresenta l’ordine divino del herem e la sua esecuzione nella conquista di Gerico (Gs 6,21–25). La portata del racconto deriva dal fatto che la conquista apre l’ingresso degli israeliti nella Terra Santa. Inoltre l’esecuzione del herem si compie nella sua forma più radicale e completa. Appartenendo alla tradizione deuteronomista, come dimostra l’analisi del testo, la narrazione mette in risalto il motivo caro a questa tradizione: l’obbedienza assoluta a Dio.
Język:
PL
| Data publikacji:
31-12-2004
|
Abstrakt
| s. 109-123
I principi morali e etici sono presenti e strettamente legali al giudaismo sin dal suo inizio. È proprio la stipulazione del patto fra Dio e il popolo di Israele sul monte Sinai e proclamato in quel momento decalogo e così detto codice dell’alleanza erano gli eventi fondamentali per la sua storia costituendo l’identità della nazione ebraica per tanti i secoli. Purtroppo molte volte Israele non è stato fedele a questo sistema delle norme etiche che assicuravano la sua grandezza ed erano inizialmente il motivo di vanto di fronte ad altre culture del Vicino Oriente. Tale situazione è caratteristica in modo particolare per l’epoca della monarchia in cui il sincretismo religioso e l’idolatria hanno raggiunto il loro apice a causa della politica dei re di Israele e di Giuda. In quei momenti difficili proprio i profeti si sono mostrati i difensori unici dello jahvismo, del culto lecito e del modello di vita conforme ai principi morali della legge divina.
Język:
PL
| Data publikacji:
31-12-2004
|
Abstrakt
| s. 124-130
La cultura europea e cristiana, oggi affetta da una profonda crisi, si muove alla ricerca – a volte disperatamente – di vie d’uscita. Il ricordo delle importanti iniziative editoriali del secolo XVI, frutto e al contempo causa dello splendore che caratterizzò il Siglo de oro della cultura spagnola, con il suo ritorno al mondo e allo studio della Bibbia, può costituire per i cultori contemporanei delle arti un richiamo degno di considerazione. Lo studio presenta le prime più importanti edizioni della Bibbia: Novum instrumentum omne (1516), Poliglotta di Alcalá (Poliglotta de Cisneros) (1514–1517), Poliglotta di Anversa (Poliglotta Regia o Biblia Arias Montano) (1569–1573), e opere di Pedro de Valencia (1555–1620).
Język:
PL
| Data publikacji:
31-12-2004
|
Abstrakt
| s. 131-138
The words of Jesus about his Body and Blood given to us as nourishment are interpreted by Clement as a promise that the Logos will provide our souls with all necessary food. Such interpretation is open to the Eucharist, it must be noted, however, that the word „Eucharist” does not occur in the quoted texts. Clement remains at the level of allusion. His thought seems to suggest that Jesus’ words should be interpreted as predicting complete cognition and direct perception, an ultimate purpose for each gnostic. It should also be mentioned that interpretations open to the Eucharist appear only in Paedagogus, in the context of the on-going debate within the Church of Alexandria, concerning, among others, the criteria of participation in the Eucharist. In Stromata, Clement gives an entirely spiritual meaning to the words of Jesus: they predict full contemplation of the Logos, which here on Earth is available only to a few, but will be perfectly fulfilled in the world to come.
Język:
PL
| Data publikacji:
31-12-2004
|
Abstrakt
| s. 139-157
S. Agostino considera il matrimonio e la verginità come i doni di Dio. La scelta del secondo supera il primo, perché esprime la dedizione a Dio. Nonostante le differenze tra due stati della vita, nel matrimonio e nella verginità sono tuttavia presenti le dimensioni: cristocentrica (la presenza di Cristo), ecclesiologica (il simbolo del rapporto tra Cristo e la Chiesa), mariologica (tuttavia con l’eccezione della verginità e maternità di Maria) ed escatologia (la via alla vita eterna).
Język:
PL
| Data publikacji:
31-12-2004
|
Abstrakt
| s. 158-170
L’autore presenta una traduzione del Discorso sulla fede di Afraate, composto negli anni 336–337, cioè nel periodo della elaborazione degli altri discorsi che trattano le questioni di: guerra, digiuno, preghiere, „figli dell’alleanza”, conversione, risurrezione dei morti, umiltà e ministero pastorale. La teologia del Discorso sulla fede è completamente fondata sul simbolismo biblico arricchito dalle tradizioni targumiche provenienti dalle prime comunità giudeo-cristiane dei tempi prima della definitiva rottura tra la Chiesa e la Sinagoga.
Język:
PL
| Data publikacji:
31-12-2004
|
Abstrakt
| s. 171-178
Archiamandrita Besa (è morto dopo 474) fu un discepolo e successore di Scenute d’Atripe (348–466) – il famoso abbate del Monastero Bianco nel distretto di Achmim nell’Alto Egitto. Scrisse molte lettere e predicò molte volte ai monaci ed alle monache dei monasteri sottomessi la sua giurisdizione. Anche si occupo del problema dell’esistenza ed azione del satana nelle comunità ed anche nelle persone individuali. Nei suoi scritti Besa sottolineava il pericolo del satana, delle sue opere tra i monaci e le monache. Indicava anche i modi di lottare contro il satana, tra i quali perseveranza, preghiera, penitenza. La grazia di Dio e necessaria per vincere le forze del satana.
Język:
PL
| Data publikacji:
31-12-2004
|
Abstrakt
| s. 179-190
L’opera gnostica proveniente dalla biblioteca gnostica di Nag Hammadi, intitolata L’esegesi sull’anima viene presentata nell’articolo. L’introduzione tratta la critica del testo, il tempo della composizione e l’ambiente, il carattere gnostico e parenetico dell’opera, il rapporto delle ciitazioni bibliche con le versioni di testi biblici e la sua struttura. La maggior parte dell’articolo occupa la traduzione accompagnata dalle note.
Język:
PL
| Data publikacji:
31-12-2004
|
Abstrakt
| s. 191-199
Nel periodo doporiforma il teatro scolastico entrava a far parte delle scuole latine umanistiche riformate. Il dramma e teatro scolastico completava la didattica scolastica ed esercitata un molteplice influsso educativo, direttamente sui giovani e indirettamente sulla comunità locale. Il teatro non aveva una forma classicizzante, ma in un modo proprio era un teatro innovatore e ricevuto bene dagli spettatori.
Język:
PL
| Data publikacji:
31-12-2004
|
Abstrakt
| s. 200-216
La seconda guerra mondiale non solo lasciò le distruzioni, ma costrinse le popolazioni a migrare dall’Oriente verso l’Occidente. Tra gli espulsi si trovarono i sacerdoti del rito romano, provenienti dai territori Polonia, occupate dall’Unione Sovietica. A Katowice la Conferenza dei Vescovi Polacchi ha eretto l’Ufficio Generale della Distribuzione delle sedi pastorali per i territori occidentali, perché la città si trovava sulla via dell’esodo delle popolazioni e dei loro parroci in ricerca dei nuovi luoghi della residenza. Il vescovo di Katowice coordinava il trasferimento dei sacerdoti, organizzava loro l’aiuto necessario e li rimandava nei territori occidentali e settentrionali della Polonia. Soltanto 23 di loro trovò il lavoro permanente nella diocesi.
Język:
PL
| Data publikacji:
31-12-2004
|
Abstrakt
| s. 217-230
Der Priester Teodor Marcin Rak (1904–1976) hat zu den wichtigen Gestalten der katholischen Geistlichkeit Oberschlesiens in den Nachkriegsjahren gehört. Sein Leben war durch Priestereifer und eine besondere Sorge um Kirchenmusik gekennzeichnet. In der seelsorgerischen Arbeit hat er allen seinen Leidenschaften eine Richtung gegeben. Durch die Liebe zum Kirchenlied hat er sich als Vorläufer der musikalisch-liturgischen Erneuerung des zweiten Vatikanischen Konzils zu erkennen gegeben. Die wissenschaftlichen Forschungen vom Priester Rak zeigen ihn als Kenner der Gesellschaftsproblematik und vor allem der Musikkultur. Seine Dissertation hat eine groβe Bedeutung auf dem Gebiet der Systematisierung von Volksliedern im Oberschlesien. Er hat sich auch bemüht, die geistliche Volksmusik, die in der ersten Hälfte des 20. Jahrhunderts auf dem Gebiet der Diözese Kattowitz erhalten wurde, vor Vergessenheit zu bewahren. Als Musiker hat er die wichtigsten Grundsätze der Komponistenkunst angewendet. Sein musikalisches Schaffen, das vor allem durch verschiedene Gesangsformen gekennzeichnet ist, kann den vokalischen Bedarf der Oberschlesier decken und das Repertoire der Pfarrchöre erweitern. „Kirchenliedersammlung” repräsentiert den Musiker und den Seelsorger, der dem Geist des Vatikanischen Konzils geschaffen hat. Das Leben und das Schaffen vom Priester Teodor Rak können gerade jetzt, zu seinem hundertsten Geburtstag viele Inspirationen erwecken und zwar: geistliche, wissenschaftliche und vor allem musikalische und musikologische.